Siamo nelle propaggini meridionali del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, nel gruppo del Monte Meta in territorio laziale. Questa zona, in quota, è un susseguirsi di colli pietrosi senza grandi risalti, in netto contrasto con l'altro versante (molisano) che precipita con balze verticali. L'escursione inizia da Prato di Mezzo che, come indica la parola, si trova al centro di vaste e rigogliose faggete. Dal verde intenso della parte inferiore si passa quindi rapidamente al bianco del calcare che impera nella parte alta della valle. Valle arida e pietrosa come poche questa della Meta. Tutto il crinale meridionale è caratterizzato da piccole alture tra cui spiccano il monte Metuccia e il monte a Mare che fanno da corona ad una vasta zona di rilievi che digradano dolcemente verso valle inframezzati da radure dove pascolano in prevalenza bovini. Il giro proposto non compende la salita alla cima più alta, il monte Meta (vedi qui), di solito vietato nel periodo tra agosto e inizio settembre per proteggere il camoscio che in queste zone vive numeroso.
Itinerario senza grandi dislivelli ma con un discreto sviluppo, paesaggisticamente molto interessante, vario e panoramico. Si inizia da Prato di Mezzo località frequentata anche d'inverno per via di due piccolissimi impianti di risalita. Sul luogo è presente un ristorante-bar e un'area per pic-nic (a pagamento), inoltre ci sono due aree per campeggiare. La salita si svolge nel Vallone della Meta dove spiccano imponenti faggi secolari. Dal Passo dei Monaci si snoda una lunga cresta con numerosi saliscendi, le due vette che si superano sono poco appariscenti e indicate da ometti di pietra. La discesa non è segnalata e occorre, nel primo tratto, andare un po' ad intuito poi appena si perde quota inizia una traccia di sentiero che diventa sempre più netta. Il resto dell'itinerario è segnalato con le classiche bandierine bianco-rosse, il tratto fino al passo si segue il sentiero N1, la cresta è senza numero e il tratto finale con N2. Non si incontrano sorgenti o fontanili quindi occorre portarsi in necessario.
Un bel giro in una natura forte e contrastata.
Accesso
Da Picinisco si sale per la strada asfaltata che, superata la frazione di Fontitune, prosegue fino a Prati di Mezzo dove si parcheggia nel largo slargo prima degli impianti, area per pic-nic e bar sulla sinistra.
Relazione
Da Prato di Mezzo (1400 m circa ) si raggiunge il bar-ristorante (Il Baraccone) dove inizia l'itinerario N1 che, verso sinistra, si inoltra nel bosco . Il sentiero, molto largo e comodo , piega verso sinistra restando sempre nella faggeta. Ad una radura con croce , si piega ancora a sinistra fino ad entrare nell'incassato Vallone della Meta. Il sentiero, sempre segnato con bandierine bianco-rosse, risale il vallone prima sul lato sinistro poi sul destro. Usciti definitivamente dal bosco (bellissimi faggi secolari isolati ) si prosegue ancora nel vallone fino a raggiungere un pianoro erboso (Pratolungo, 1829 m, 1 ora). Qui si obliqua a destra e si sale per pietraie, il percorso si fa più dolce e si giunge facilmente al Passo dei Monaci (1981 m, 1.20 ore ) sotto il Monte Meta (se si volesse salire in cima considerare 1/1.15 ore tra andata e ritorno). Da qui si segue, verso destra, il largo crinale che senza grandi pendenze delimita a oriente la valle Pagana. Ci si tiene prevalentemente sul filo di cresta, radi segni di vernice confermano l'itinerario che per la gran parte è privo di sentiero. Dopo un tratto tra piccole radure e brevi dossi si raggiunge una cresta che delimita un profondo e verticale vallone, a picco sulla piana delle Forme. In questo tratto, molto panoramico , si superano piccoli rilievi, uno di questi, contraddistinto da una croce di legno indica la Metuccia (2161 m, 2 ore). Una lieve discesa quindi si risale per l'ultima cima, il monte a Mare (2160 m, 2.15 ore ). Sempre tenendosi sul crinale si scende per un tratto roccioso fino ad una sella erbosa con un grosso masso (segno bianco-rosso, 2100 m circa ). Qui si lascia la cresta e si scende decisi nel valloncello. Si aggirano i lievi saltini del vallone e si continua sul fondo di questo fino a quando una traccia di sentiero si fa più evidente . Per questa si scende il complesso versante costellato da radure e dossi fino alla sella sotto il monte Cavallo, dove si incrocia il sentiero N2 (1845 m, 3.10 ore). Prendere a destra. Il sentiero adesso scende molto lentamente traversando diverse radure tra grossi massi di bianco calcare. A quota 1675 m circa si incrocia il sentiero N5 che prosegue verso sinistra (scende al paese di Valleporcina). Si continua a destra e dopo altri 100 metri di dislivello si giunge ad un bivio (1575 m). Prendere a destra. Il sentiero continua in piano e supera un tubo dove fuoriesce acqua . In breve si entra nel bosco lasciandosi sulla sinistra l'arrivo degli impianti di risalita. Un breve tratto nella vegetazione e si incrocia la pista di sci . Ci si tiene a sinistra di questa e si rientra nel bosco fino a raggiungere Prato di Mezzo (4.15 ore).
Dati tecnici
- Difficoltà: E
- Dislivello complessivo: 900 m circa
- Orario complessivo: 4.00/5.00 ore
- Sviluppo: 15 Km circa
- Segnaletica: segni bianco-rossi per gran parte del percorso. Assente nel tratto dopo il monte a Mare fino al sentiero N2. Segni arancioni nella parte iniziale .
Cartografia
- Carta 1:25000 - Parco d'Abruzzo - Ed. Iter
- Carta 1:25000 - Monti Marsicani Mainarde Valle del Giovenco Monti della Meta - Ed. Il Lupo
- Carta 1:50000 - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - Ente Parco