Questo itinerario si snoda nel cuore del Parco Nazionale e attraversa due delle valli più belle e frequentate del gruppo. Si inizia dal piano delle Forme conosciuto anche come valle Fiorita, un pianoro erboso circondato da faggi con al centro un pantano usato dagli animali che pascolano tranquillamente nella zona. Si risale poi la valle Pagana, prima dentro una fitta faggeta poi su ampi pratoni fino al suo culmine: il passo dei Monaci. Qui la tradizione vuole che tre monaci perirono durante una traversata a causa di una bufera; il passo è sempre stato molto frequentato poiché metteva in comunicazione il Lazio con l'Abruzzo. Dal passo si sale velocemente in vetta al monte Meta. La discesa si svolge nella valle attigua, prima passando sul bordo di alcune morene, segno di antichi ghiacciai che coprivano tutta la zona poi nel fondo della valle dopo aver superato un fortino diruto che è servito, qui come sulla Majella, per la guerra contro il banditismo. Il finale è tutto nel bosco che consigliamo di percorrere in autunno, quando il colore diventa l'elemento predominante del paesaggio.

Si tratta di una gita abbastanza semplice, con un dislivello accettabile e uno sviluppo non banale. Da evitare con nebbia perché non sempre il tracciato è ben netto e se non si vedono i segnavia di vernice si rischia di sbagliare strada. Segni indispensabili anche nel bosco, specialmente nel tratto iniziale quando a tratti il sentiero non è ben visibile.
La zona è molto ricca di fauna e quindi incontrare cervi, caprioli e cinghiali risulta abbastanza facile, il periodo migliore per effettuare questa gita sicuramente l'autunno sia per le temperature sia per i colori che qui, specialmente nelle faggete intorno alle piane, sono veramente sgargianti.
Il monte Meta, che da nome al gruppo (monti della Meta), è il punto dove si incontrano i confini di tre regioni: Abruzzo, Lazio e Molise. Non è la vetta più alta della zona perché il monte Petroso (poco più a nord) misura ben 7 metri in più. La parte meridionale di questo gruppo, tra Lazio e Molise è chiamato Mainarde e con questo nome viene spesso identificato. Geograficamente parlando, le Mainarde iniziano proprio dal passo dei Monaci e comprendono, come cime più alte, il monte Cavallo e il monte Mare. Questo territorio è entrato a far parte del Parco Nazionale dal 1990.
Un'escursione gradevole e consigliata.

Accesso

Da Alfedena oppure da Pizzoli si sale in direzione Valle Fiorita. Giunti al pianoro (Le Forme) si prosegue fino a dove la strada termina (bacheca e tabelle), qui si parcheggia.

Salita

Dal piano delle Forme (Valle Fiorita, 1400 m circa) si prende la mulattiera che inizia proprio al bordo superiore sinistro del parcheggio (cartelli indicatori, sentiero M1 # # ). Dopo un breve tratto si incontra una recinzione verde (acquedotto #), la si costeggia quindi si prosegue tenendosi quasi sempre sul fondo della valle (valle Pagana). Seguendo la segnaletica orizzontale (bandierine bianco-rosse) si risale il fitto bosco di faggi fino ad uscire sui vasti pascoli a quota 1700 circa. Il sentiero si fa più pianeggiante, supera degli stazzi con muretti a pietra # e dopo un breve tratto si oltrepassa una sorgente (1770 circa, 1 ora #) e si prosegue sul fondo del vallone (Vallo Pagano). Sempre sul fondovalle si risale un ultimo rilievo e si giunge ad un bivio. Si prosegue verso sinistra ed in breve si arriva al passo dei Monaci (1967 m, 1.45 ore #)

Dal passo obliquare verso sinistra in direzione di un masso con madonnina # poi verso destra dove si inizia a vedere una traccia di sentiero che diventa sempre più netta e, dopo alcuni zig-zag si porta verso sinistra. L'ultimo tratto del sentiero risale priprio sotto la verticale della cima che si raggiunge senza difficoltà (2242 m, 2.30 ore #).

Discesa

Dalla cima si ridescende prima al passo dei Monaci poi al bivio sottostante (1950 m circa #). Qui si prende il netto sentiero (L1 #) che per ghiaioni risale il versante sud-est della montagna e raggiunge il crinale che fa da confine tra Abruzzo e Molise. Si piega verso sinistra e si supera una sella che mette in comunicazione le due valli. Il sentiero prosegue verso valle costeggiando sulla sinistra delle morene fino alle mure diroccate di un vecchio fortino (1 ora # #). La traccia, sempre ben marcata, supera alcune vecchie recinzioni in pietra # ed entra quindi nel bosco. Qui alla segnaletica classica (segni bianco-rossi) se ne aggiunge un'altra fatta di invvadenti segni giallo-celesti #. La mulattiera scende per un bel tratto quindi a quota 1609 m oltrepassa un bivio (a sinsitra in breve si può raggiungere il rifugio la Vedetta, 1626 m, chiuso #). A destra si continua a scendere nel bel bosco di faggi, il sentiero si fa sempre più marcato quindi si trasforma in pista che dopo aver superato un fosso risale per un breve tratto per sbucare quindi al pianoro di Campitelli (1440 m, 1.45 ore #). Si supera un rifugio # sul ciglio della strada asfaltata e dopo un centinaio di metri si devia a destra. Superato il piano si risale sull'altro versante per una pista. Dopo una breve salita si raggiunge il bordo del bosco, qui occorre tenersi a destra costeggiando il bosco per un breve tratto quindi riprendere la pista che entra dentro la macchia e ne esce subito dopo. Per prati in breve si raggiunge un'altra pista più marcata e la si segue verso sinistra. Quando questa strada devia verso sinistra si continua dritti e in breve si è sul crinale proprio sopra il piano delle Forme. Il sentiero non scende ma traversa lungamente il versante fino a portarti all'altezza del parcheggio. Qui lo si lascia, si scende per prati e dopo una fontana # si arriva al punto di partena (2.30 ore).


Dati tecnici

  • Dislivello: circa 1000 m
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo: 5:00/6:00 ore
  • Segnaletica: principalmente segni bianco-rossi #, in salita sentiero M1 #. In discesa sentiero L1 a class="highslide" onclick="return hs.expand(this)" href="http://farm7.static.flickr.com/6218/6303518845_cc7f91c9a8_z.jpg">#. Nel bosco in discesa anche fastidiosi segni giallo-celesti #. Non mancano anche segni rossi e frecce # #.
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Monti Marsicani Mainarde Valle del Giovenco Monti della Meta - Ed. Il LUpo
  • Carta 1:50000 Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - Ente Parco

Immagini

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