Salire la Macera della Morte da Umito con gli sci non è usuale. Occorre conoscere abbastanza bene i luoghi e, comunque, a prima vista sembra quasi impossibile, vista la copertura boschiva quasi onnipresente su tutta la valle. Invece, se le condizioni sono buone, la discesa è molto divertente: tra alti faggi intervallati da radure; su pendenze spesso sostenute. Purtroppo la salita è abbastanza lunga e si svolge per un bel tratto su una strada. La fortuna sarebbe trovare sgombri dalla neve i primi quattro chilometri, fino al fosso delle Prata. Da qui infatti si lascia la strada e si sale liberamente nel bosco del Maularo, un bosco molto bello dove i faggi non sono troppo ravvicinati e, se si ha "fortuna", si possono concatenare una serie di piccole radure.

Trovare il percorso ottimale non è semplice se non si conosce la zona, in salita però non è un grosso problema perchè, al limite, si può sempre seguire la strada che arriva quasi fino in cresta. In discesa invece occorre fare attenzione; il consiglio è di tenersi sempre vicino al fosso (est), le pendenze sono maggiori ed è più divertente. Questa escursione si presta molto bene anche ad escursionisti muniti di ciaspole. Il dislivello (quasi 1500 m) e lo sviluppo (circa 13 Km) sono notevoli ma se si vuole è possibile fermarsi al monte Cesarotta (1800 m), si perde la parte finale, la più panoramica, ma si risparmia un bel tratto di strada. Per la Macera è consigliabile seguire la pista che raggiunge lo stazzo sotto la sella di Cima Fonteguidone ma non è semplice individuarla per cui, se non conoscete bene il posto, è meglio tirare dritti fino al crinale e seguire questo fino in cima. Sicuramente una gita dove non incontrerete nessuno.

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Accesso

Giunti al piccolo borgo di Umito parcheggiare nel piazzale davanti alla trattoria dell'Orso

Salita

Dal parcheggio (650 m circa) si sale rapidamente al paese alto di Umito e si prende la prima strada verso sinistra che si incontra (680 m circa, divieto di accesso). Si segue questa strada per un lungo tratto e dopo aver superato la fonte Iachina (875 m circa) si raggiunge il fosso delle Prata (1055 m circa, 1:30 ore, 4 Km). Superato il fosso si lascia la strada e si sale liberamente per il ripido bosco che si fa sempre più rado. Giunti a quota 1450 circa si incrocia nuovamente la strada che verso sinistra giunge al fontanile del Maularo (1455 m, 2:30 ore). Ancora liberamente nel bosco intervallato da brevi radure si continua a salire avendo l'accortezza di obliquare leggermente verso destra sfruttando le varie radure. A quota 1720 circa si incrocia la pista che, verso destra (ovest) conduce verso lo stazzo sotto la sella di cima Fonteguidone. Se si desidera arrivare fino in cima alla Macera seguire questa pista oppure, se non la si ritrova oppure non si vuole arrivare fino in vetta, proseguire dritti fino al crinale sommitale dove un piccolo rilievo ci fa capire che siamo in cima al monte Cesarotta (1800 m, 3:00 ore). Da qui, per la Macera, occorre scendere di qualche metro fino a raggiungere una pista che segue fedelmente la cresta. Giunti sotto Cima Fonteguidone la si costeggia sulla sinistra fino a riportarsi sulla cresta nei pressi di una sella. Da qui il percorso è evidente e per il largo crinale si si supera prima il monte li Quarti poi il Termine (punto di confine di tre regioni) ed infine la cima della Macera della Morte (2073 m).

Discesa

Salvo lievi varianti per lo stesso itinerario di salita.

tracciato scialpinismo, da umito alla macera della morte - monti della laga

Dati tecnici

  • Difficoltà: MS
  • Dislivello complessivo: 1150 m circa (monte Cesarotta), 1450 m (Macera della Morte)
  • Orario complessivo: 5:00/6:00 ore (monte Cesarotta), 6:30/8:00 ore (Macera della Morte)
  • Sviluppo salita: 10 Km circa (monte Cesarotta), 13 Km circa (Macera della Morte)
  • Esposizione: nord fino al monte Cesarotta, est da questo rilievo alla Macera della Morte.
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25000 - CAI Sezione di Teramo

Immagini