Il versante sud del monte Sibilla è noto per la strada che lo attraversa, una bruttura che rimarrà lì chissa per quanto tempo. I sentieri più frequenatati e conosciuti sono quelli che salgono in vetta partendo dal rifugio. Nella parte bassa invece, riservato ad escursionisti esperti, si nasconde, un vecchio sentiero per pastori che attraversa tutto il versante, tra i contrafforti rocciosi che dominano la valle sopra Foce. Si tratta di un percorso da trovare, poichè spesso è quasi scomparso tra l'erba ma che offre scorci panoramici sulla valle del Lago veramente spettacolari. Inoltre, una volta giunti nella zona della fonte Santa Maria, è possibile collegarsi con gli altri sentieri della zona e completare il giro come meglio si crede.

Questo itinerario, nella prima part,e cioè lungo il traverso fin sotto Cima Vallelunga, è privo di qualsiasi segnaletica, spesso non è ben visibile e attraversa luoghi potenzialmente pericolosi; per questo è riservato ad escursionisti esperti con una notevolecapacità di orientamento. Il sentiero si snoda tra le fasce rocciose del versante meridionale della Sibilla ed era percorso dai pastori fino a non moltissimi anni or sono, varie sono le fonti che si incontrano ma tutte prive di acqua. Per concludere il giro è possibile scegliere tra un ventaglio nutrito di opzioni, è possibile collegarlo al sentiero del Ramatico oppure traversare verso il rifugio Sibilla oppure andare in vetta e tornare indietro per la cresta; a voi la scelta.

Accesso

Si segue la strada brecciata che sale al rifugio Sibilla 1540 fino ad un tornante verso destra dove, alla sua sinistra, parte un netto sentiero (1240 m circa).

Salita

Dal tornante a 1240 m circa, si segue il netto sentiero (costruito per la posa dell'acquedotto) che traversa in piano # # fino ad una cascata nascosta in una piccola forra, in estate è priva di acqua (1385 m circa, 0:45 ore # #). Da qui, occorre scendere qualche metro e predere una traccia di sentiero (netto) che traversa in piano verso destra. Giunti sul crinale il sentiero si perde tra l'erba, attenzione a non abbassarsi e continuare a traversare più o meno alla stessa quota (1350 m circa). Ripreso il bosco si intravede una traccia che si inoltra tra la macchia e che conduce verso le pareti rocciose. Si passa sotto questo contrafforte roccioso e quindi si esce di nuovo sui prati oltre la parete #. La traccia si fa più visibile anche se a tratti non è semplice individuarla #, supera un fontanile abbandonato (1430 m circa, 1:30 ore # quindi continua a traversare su ripidi pendii # superando un canale tra due aceri; questà località è chiamata Civitetto. Oltre il successivo crinale si continua sempre in piano evitando di scendere verso un netto canale (sentiero). Tenendosi in quota si supera questo profondo fosso passando sotto alcune rocce stapiombanti. Oltre questo passo il tracciato si fa meno pericoloso e si continua a traversare lungamente tra prati e macchie di faggi. Il sentiero all'inizio non è ben netto ma poi diventa visibile e raggiunge quello che sale da Foce all'altezza (1525 m circa, 2:45 ore #. Per questo si continua a traversare (ometti) # fino alla Fonte Santa Maria (1537 m, 3:00 ore).

Qui sono possibili diverse alternative: a) salite per il sentiero del Ramatico (vedi qui); b) continuare a traversare verso destra e riprendere la strada del rifugio Sibilla; c) andare in cresta e da qui in vetta alla Sibilla.


Anello del rifugio

Si prende il sentiero che traversa in leggera salita verso est, questo dapprima sale netto tra l'erba # poi, raggiunto un crinale diventa meno individuabile e si confonde con altre micro tracce #. La traccia compie alcuni tornanti quindi riprende a traversare su un sentiero netto fino a giungere proprio sotto la strada brecciata (1864 m, 1:00 ora). Qui si può scegliere se salire in vetta oppure scendere verso il rifugio.

Salita alla vetta

Da q. 1864 si sale rapidamente alla strada e per questa si raggiunge la sella (2129 m). Da qui si segue la netta ed affilata cresta ovest (molto aerea con qualche breve passaggio roccioso) che prima supera una antecima quindi ridiscende per pochi metri ed infine termina in vetta (2173 m).
Dalla cima si scende per la cresta est. Dopo poco, a sinistra, con una breve deviazione si può visitare quello che rimane della Grotta della Sibilla. Sempre seguendo il filo di cresta si giunge ad un muretto roccioso (la Corona delle Sibilla) dove è presente una corda fissa (attenzione ad usarla perchè può non essere in buono stato). Ridisceso questo breve risalto roccioso il sentiero prosegue sottocresta senza problemi fino alla sella prima del monte Zampa (1780 m circa). Qui si lascia la cresta e si scende ripidi per la traccia che si intravede verso destra.
Con alcuni tornanti rapidamente si arriva al rifugio Sibilla (1540 m) e per la strada all'auto.

Discesa al rifugio

Da questo punto (1864 m), il sentiero inzia a scendere # traversanto quindi lungo il versante#. Raggiunto il casale dei pastori # si prende la strada brecciata # che facilmente conduce al rifugio Sibilla 1540. Da qui, seguendo la strada, si torna all'auto.


 

Dati tecnici

  • Dislivello: a) circa 1000 m - b) circa 1000 m - c) 700 m circa
  • Difficoltà: EE
  • Orario complessivo: a) 7:00/8:00 ore - b) 7:00/8:00 ore - c) 6.00/7.00 ore
  • Seganletica: nessuna nel tratto iniziale, bianco-rossa sulla cresta del monte Sibilla.
Cartografia
  • Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph

Immagini