Le Montagne del Morrone sono un gruppo montuoso situato nel Parco Nazionale della Majella. Questa catena montuosa divide la valle Peligna dalla Majella e da questa è separato dal fiume Orta. Non molto alto, massimo 2061 m, è però molto esteso e offre numerosi tinerari escursionistici. Quello proposto si svolge sul versante orientale, è un anello abbastanza lungo (circa 20 Km) con un discreto dislivello (oltre 1000 m) e quindi richiede un buon allenamento. Roccacaramanico (info qui) è il luogo di partenza, un borgo abbandonato definitivamente negli anni '80 ma che ultimamente ha visto nuove presenze e molte case ristrutturate. Un paese molto carino da cui inizia l'itinerario che per buona parte si svolge nel vasto bosco di faggi che copre tutta la montagna, spesso è un bosco non particolarmente interessante ma una volta usciti sui prati sommitali il panorama si fa superbo. Il Monte Morrone infatti è una cima con veduta a 360° con una vista particolare su tutto il versante occidentale della Majella.

L'itinerario descritto "allunga" volutamente il percorso poichè una volta giunti al rifugio Iaccio della Madonna sarebbe agevole traversare la piana e tagliare diretti al monte le Mucchia. La "deviazione" anche se allunga il percorso permette di arrivare in cima al Morrone e, secondo noi, ne vale la pena. La segnaletica è sempre presente e abbondante, i segni sono quelli classici del CAI (bianco-rossi). Un percorso adatto a tutti (se allenati) con un ottimo panorama in vetta.

Accesso

Giunti a Roccacaramanico, entrare nel paese e alla prima deviazione prendere a destra una stradina che, con una breve salita, porta al cimitero del paese dove si parcheggia (1078 m).

Relazione

Dal cimitero (1078 m #) si segue la strada sterrata che dopo un bivio (prendere a destra), continua in piano per un lungo tratto. Dopo circa 2 Km si lascia la pista e si prende a sinistra un netto sentiero che sale ripido nel bosco (1140 m circa, 030 ore, segni bianco-rossi, sentiero n. 5 #). Il sentiero sale ripido con numerosi zig-zag in un noioso bosco di faggi # fino a q. 1400 m (Rava del confine) quindi devia nettamente a destra, supera delle radure # e riprende a salire nel bosco fino ad uscire definitivamente sui prati a 1800 m circa. Qui il sentiero continua ad obliquare verso destra fino alla sella proprio sopra al Rifugio Iaccio della Madonna (1786 m, 2.00 ore #).
Dal rifugio si continua in piano verso destra (ovest) fino ad una sella quindi si inizia a salire obliquando nettamente a destra (sud) fino ad un valloncello che si risale (segni di vernice sulle rocce) fino ad un ripiano roccioso a circa 2000 m proprio sotto la vetta del monte. Portarsi ancora a destra, sul crinale nord, fino ad incrociare un sentiero # che facilmente conduce in vetta (2061 m, 2.45 ore #).

Dalla cima prendene in direzione sud tenendosi poco sotto il crinale. Giunti a q. 1950 circa si devia a destra, si scende sul fondo di un valloncello e si continua sull'altro versante traversando in leggera discesa fino ad una marcata sella (1888 m). Da qui si riprende a salire verso sinistra, si supera un crinale e si entra nel lungo vallone che delimita ad ovest il Monte le Mucchia. Rimanendo sempre sul fondo del vallone si raggiunge una sella (1922 m) quindi si inizia a scende lentamente tenendosi sempre sul fondovalle. Giunti a q. 1750 m, poco prima di una strettoia e dell'inizio del bosco, si lascia il vallone e si sale verso destra e dopo un breve tratto si giunge al casale Capoposto (1755 m, 4.00 ore # #).
Dal rifugio si segue la traccia che a sinistra (sud, sentiero n. 2 #) in piano, entra nel bosco ed in breve raggiunge un bivio (cartelli indicatori #). Prendere a sinistra, la traccia scende ripida nel bosco e con numerosi zig-zag scende velocemente di quota. Il sentiero, sempre ben marcato e segnalato (it. 11, segni bianco-rossi) supera un bel bosco di faggi fino a q. 1200 m circa dove incrocia un altro sentiero (pianeggiante). Si continua a sinistra (paletti segnavia #) si oltrepassa un marcato fosso, quindi si risale un breve dosso e si inizia a vedere Roccacaramanico, il paese da cui siamo partiti. Il sentiero incrocia alla fine un pista che in breve riporta al cimitero (5.00 ore).

I rifugi

Lungo il percorso si raggiungono due rifugi (non gestiti): Iaccio della Madonna e Capoposto. Il primo è del comune di Caramanico e gestito dalla sezione CAI di Pescara, ha 8 posti letto e un locale invernale sempre aperto. "Lo stabile si sviluppa su due piani, con due locali al piano terra ed una stanza al piano superiore. I locali al piano terra sono composti da una stanza che resterà sempre aperta, dotata di camino e legna ed una, chiusa a chiave, con cucina e suppellettili. Il locale al piano superiore contiene quattro letti a castello per un totale di 8 posti ed è accessibile dalla stanza chiusa. Per l'utilizzo delle strutture bisogna prenotare in sezione. Versare un contributo per ciascun giorno di utilizzo (€ 5,00 per i soci ed € 8,00 per i non soci, per un numero massimo di 8 ospiti in caso di pernottamento) e ritirare le chiavi presso il Centro Visite del CFS di Caramanico Terme (PE) Via del Vivaio n. 4, tel.: 085.922343. Le capanne "P. Barrasso", "M. Di Marco" e "Iaccio della Madonna" hanno dei locali sempre aperti." - Tratto dal sito CAI Pescara

Il secondo (Capoposto) ha due locali aperti, non è gestito ma non è in buone condizioni, abbastanza sporco e sprovvisto di letti o brandine.

Dati tecnici

  • Dislivello: 1150 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo: 6.00/7.00 ore
  • Sviluppo: 20 Km circa
  • Segnaletica: segni bianco-rossi (CAI #) e vecchi segni giallo-rossi #
Bibliografia
  • Majella - le più belle escursioni (SER)
Cartografia
  • Carta 1:25000 Majella - SER
  • Carta 1:25000 Majella - CAI Sezione di Chieti
  • Atlante 1:25000 Majella - SER
  • Montagne del Morrone 1:50.000 - CAI Sulmona
  • IGM 1:25.000 - Fogli: Popoli e Caramanico

Immagini