Tre sono gli itinerari classici che salgono al Monte Vettore, la cima più alta di Monti Sibillini. Uno sale per la cresta sud, da Forca di Presta ed è l più frequentato, un'alto sale da Foce per la Valle del lago di PIlato ed è anch'esso molto frequetato, un'altro ancora sale per il versante est, dalla chiesetta di Santa Maria in Pantano ed è pochissimo frequenatato. E' un itinerario di serie A, lungo, impegnativo e molto panoramico e non è molto frequenatato proprio perchè ha un notevole dislivello. Questo versante del Vettore è solcato da diversi fossi che creano ampi "imbuti" dove d'inverno viene accumulata una enorme quantità di neve. A primavera, con l'aumento delle temperature questa imponente massa di neve aumenta di peso e viene giù provocando le valanghe più imponenti del grupppo. Nel 1934 una valanga spazzò via il paese ai piedi della montagna, Casale, che poi fu ricostruito in posizione più sicura.
L'itineario non presenta difficoltà particolari, il sentiero è sempre ben visibile e ben tracciato anche se il dislivello e lo sviluppo lo rendono accessibile ad escursionisti allenati. Da evitare assolutamente con terreno ghiacciato o con il tempo instabile.
Lungo il percorso è possibile trovare acqua alla fonte del Pastore a circa 1500 m. A nostro giudizio uno dei percorsi più belli dei Monti Sibillini.
Accesso
In auto: da Balzo di Montegallo prendere per Astorara e Colleluce. Dopo aver superato quest'ultimo paese si giunge al bivio per Colle, proseguire a sinistra su strada bianca per altri 400 m fino ad un bivio. Qui prendere a destra e proseguire su strada sconnessa. La pista guada il fosso di Colleluce quindi prosegue più o meno in piano per un bel tratto superando altri due fossi: il fosso di Casale e il fosso dell'Orinale. Dopo quest'ultimo, una ripida salita permette di raggiungere la Sorgente Santa nei pressi di un bivio. Prendere a sinistra ed in breve si è alla chiesa (6,5 Km da Balzo di Montegallo).
A piedi: Dal paese di Colle (1015 m) si segue la strada asfaltata fino al fosso dell'Orinale. Qui si prende un netto sentiero che sale a sinistra del fosso fino ad incrociare la strada che, verso destra raggiunge prima la Sorgente Santa quindi la chiesa (1175 m circa, 0.20 ore).
Relazione
Dalla chiesa di Santa Maria in Pantano (1175 m circa) si prende la pista che sale alla sua sinistra. La stradina prima volge verso destra quindi sale con alcuni tornanti. Giunti a q. 1390 m circa si lascia la pista e si devia nettamente a sinistra (segni bianco-rossi) per un sentiero tra i prati (0.20 ore). Senza difficoltà si segue il sentiero fino ad arrivare alla fonte del Pastore, situata sotto una evidente fascia rocciosa (1525 m circa, 0.35 ore). Si prosegue seguendo una esile traccia che sale dritta, quindi si supera un costone e si entra nel primo grande "imbuto", l'"Imbuto di Pianelle" solcato dal fosso di Casale. La traccia traversa lungamente in direzione del "Sassone", il grosso masso che svetta sul costone che divide il fosso di Casale dal fosso di Colleluce. Poco sotto il Sassone il sentiero si impenna con alcuni tornanti e prosegue fino ad entrare nel "Grande Imbuto" solcato dal fosso di Colleluce.
/La mulattiera traversa tutta la valle in leggerea salita, solo prima della cresta alcuni tornanti fanno prendere quota. Giunti sulla cresta est (ometto, 2345 m, 2.20 ore) si devia a destra tenendosi sul filo del crinale per un tratto.
Dove la cresta diventa quasi pianeggiante si segue un sentiero che con alcuni tornanti sale sul fianco destro del costone ed in breve si raggiunge prima la cima di Pretare (Croce) quindi la vetta (2476 m, 2.50 ore).
Discesa
Per l'itinerario di salita (2 ore).
Dati tecnici
- Dislivello complessivo: 1350 m circa
- Difficoltà: E
- Orario complessivo A/R: 5/6 ore
- Sviluppo: 14 Km circa
- Segnatetica: bianco-rossa (CAI) + segni rossi.
Bibliografia
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini le più belle escursioni - SER
Cartografia
- Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph