Il dislivello per raggiungere la cima del Monte Foltrone non è mai banale. Da Battaglia, il paese dove inizia questa escursione, occorre superare la soglia dei 1000 m e, per un monte che supera appena i 1700 m, non è poco. La Montagna di Campli, di cui il Foltrone è la cima più alta, è quasi interamente ricoperta da boschi, purtroppo sono quasi tutti cedui e spesso poco interessanti.
Il percorso che descriviamo prima attraversa una pineta quindi entra nella fitta macchia composta da faggi, carpini, querce, aceri, ecc, una intricata foresta che lascia poco alla vista. In compenso una volta giunti sulla cresta il panorama si fa notevole, un vero balcone naturale, a sud il Gran Sasso, ad ovest la Laga, a Nord i Sibillini a est le colline adriatiche con il territorio teramano in primo piano.
L'escursione proposta risale il versante est del Monticchio quindi percorre tutta la lunga cresta che arriva fino in cima al Foltrone. Per scendere abbiamo preferito la soluzione che passa per la fonte delle Iaccere e quindi segue la pista.
Non si può definire questa escursione facile, primo perchè non sempre la traccia è visibilissima, secondo perchè nella parte bassa sono presenti molti bivii, terzo per via del dislivello. Consigliata a chi ha un minimo di esperienza escursionistica ed è capace di leggere una carta topografica.
Durante l'escursione non si trova acqua, anche la fonte delle Iaccere spesso è secca specialmente a stagione inoltrata.
Accesso
Dalla statale SS 81 Picena Aprutina, all'altezza di Traversa (tra il Km 26 e il Km 27), si prende per Battaglia che si raggiunge dopo circa 5 Km. Si può parcheggiare nei pressi della chiesa oppure subito dopo sulla strada che sale alla sua destra.
Relazione
Dalla chiesa di Battaglia (692 m) si segue la ripida strada che inizia alla sua destra. Dopo aver superato un fontanile si giunge ad un bivio dove termina la strada asfaltata (croce metallica ). Si continua a sinistra su strada brecciata ed in breve si è ad un nuovo bivio. Si segue a destra la pista che sale ripida e subito si raggiunge un altro bivio. Si lascia la pista principale che continua in piano e si prende la traccia di sinistra che sale dritta nel bosco (801 m, 0.15 ore).
Dopo alcuni zig-zag (alcuni bivii possono trarre in inganno ma sono solo deviazioni della stessa pista) nella pineta altro bivio (888 m). Prendere a destra; il sentiero sempre abbastanza largo continua per un bel tratto senza curve fino ad un bivio non molto netto (ometto, 1006 m, 0.45 ore).
Prendere a sinistra, il sentiero sale obliquando lungamente interrotto a tratti da stretti tornanti, la traccia è sempre visibile anche se a tratti un po' invasa da arbusti.
A circa 1300 m si esce dal bosco (1.15 ore) e dopo un breve tratto tra l'erba, anche se la traccia invita ad andare dritti, occorre deviare verso destra e rientrare nella macchia dove si intercetta di nuovo il sentiero (ometti). Dopo un paio di brevi curve si traversa verso destra ed il sentiero si fa più netto. Sempre nel bosco si costeggia una grande buca circolare ), la si supera ed usciti sui prati si continua a salire seguendo una esile traccia tra l'erba.
Giunti di nuovo al limite del bosco la traccia si fa netta (1400 m circa, 1.30 ore) e in piano traversa superando alcuni brevi tratti rocciosi. Dopo questo tratto si esce su una sella proprio sotto la cima del Monticchio. Si rientra nel bosco e per una comoda mulattiera in piano () si traversa fino alla successiva sella.
Si sale pochi metri quindi si traversa a destra per seguire una traccia tra le rocce; questa non è sempre netta ma si la si intuisce facilmente, comunque ci si tiene sottocresta per un bel tratto fino ad un colle dove il percorso si fa più pianeggiante (ripidi canali sulla sinistra) proprio sotto il Colle Pian dell'Oro che si aggira alla sua destra per arrivare ad un altra piccola sella (1570 m, 2.30 ore).
Ci si tiene al margine del bosco e dopo una breve salita si continua seguendo facilmente la larga cresta che, dopo una prima antecima, raggiunge la vetta (1718 m, 3 ore, ).
Discesa
Si ripercorre l'itinerario di salita fino alla sellate prima del Colle Pian dell'Oro (1570 m). Qui si devia a sinistra e si entra nel bosco. Si segue per un breve tratto un sentiero quindi si scende nel bosco dove si intercetta la mulattiera che in piano, verso sinistra, giunge alla fonte delle Iaccere (1509 m, ). Da qui inizia una pista che diventa sempre più netta e dopo un primo traverso scende ripida tra i prati del versante est della montagna.
Si rientra nel bosco e dopo alcuni tornanti nel bosco si incrocia la strada sterrata (825 m circa) che verso destra conduce al punto di partenza (2 ore).
Dati tecnici
- Dislivello complessivo: 1100 m circa
- Difficoltà: EE
- Orario complessivo: 5/6 ore
- Sviluppo: 11 Km circa
- Segnatetica: ometti di pietra e vecchi segni gialli.
Bibliografia
- Monti Gemelli - le più belle escursioni (SER)
Cartografia
- Carta 1:25000 Monti Gemelli - CAI Ascoli Piceno