Il monte Alpi è situato al margine settentrionale del Parco Nazionale del Pollino, al confine con un altro parco: quello dell'Appennino Lucano. E' contraddistinto da versanti molto differenti: a occidente verticali pareti rocciose inframezzate da cenge (dove prospera il pino loricato), a oriente vaste distese boscose. E' proprio da quest'ultimo versane che inizia questa salita che permette di raggiungere la cima senza grosse difficoltà. Tutta la prima parte si svolge nella fitta e maestosa faggeta del bosco Favino mentre in alto si percorre la lunga e panoramica cresta che prima scavalca il monte Santa Croce e poi termina sul monte Alpi. La cima è un vero balcone su buona parte dell'Appennino Lucano ma non mancano scorci verso il vicino golfo di Policasto. Il percorso è in buona parte segnato con i classici segni bianco-rosso e, nella parte bassa, anche con cartelli indicatori. In alto i segni si fanno meno visibili ma, se non c'è nebbia, non ci sono problemi di orientamento.
Alla partenza ci sono aree adibite al pic-nic dove è possibile anche rifornirsi di acqua, il rifugio Favino non è sempre aperto e quindi occorre informarsi preventivamente se si vuole usufruire di questa struttura. Purtroppo non si trovano né carte topografiche aggiornate né guide escursionistiche per questo territorio, l'unica fonte di informazione è Internet oppure la completa e indispensabile guida CAI-TCI realizzata da Luigi Ferranti. L'escursione è piacevole, poco frequentata e sicuramente da consigliare.
Accesso
Da Castelsaraceno si sale verso il valico. Dopo circa 2,5 Km ad un bivio si prende a sinistra. Si prosegue per un chilometro e mezzo circa e ad un altro bivio si prende di nuovo a sinistra. Poco più di un chilometro e di nuovo altro bivio sotto il monte Armizzone, nei pressi del rifugio omonimo . Si continua a salire a destra costeggiando il rifugio. Per una strada sterrata si prosegue nel bosco per un altro chilometro e mezzo fino ad un ampio parcheggio dove la strada è interrotta da una sbarra (circa 7 Km da Castelsaraceno ).
Salita
Dal parcheggio (1335 m circa) si segue la strada con sbarra (cartelli ) e dopo un breve tratto in un bosco misto (pini, aberi, ontani, ecc) si raggiunge il rifugio Favino , in una invitante piana erbosa (1345 m circa ). Verso sinistra inizia il sentiero segnato (bianco-rosso) n. 970 . Anche altri itinerari iniziano da questo luogo . Lo si segue e dopo un breve tratto si attraversa una zona che era adibita a carbonaia (cartelli informativi ). Sempre seguendo il largo e comodo sentiero si sale nel maestoso bosco di faggi. Senza difficoltà la mulattiera obliqua verso sinistra fino ad uscire dal bosco poco sotto la cresta . Qui il sentiero si fa meno marcato e dopo un breve tratto ripido traversa verso sinistra tenendosi sul margine del bosco. Giunti sui prati alcuni ometti indicano la direzione per la cresta che si raggiunge in breve (1740 m circa, 1:00 ora). Verso destra si segue il largo e panoramico crinale che permette di arrivare sulla cima Santa Croce (1893 m, 1:20 ore ). Dalla cima si continua per la cresta ancora un tratto (esili tracce di sentiero e vecchi segni di vernice ) fino quota 1860 circa dove occorre piegare nettamente verso sinistra (ometti ) e per una traccia sempre più marcata si raggiunge la larga sella erbosa sottostante (1820 m circa). Si obliqua verso sinistra e si riprende la cresta dove una traccia proprio sul filo permette di salire abbastanza agevolmente tra le pietre fino alla vetta del monte Alpi (1900 m, 1:45 ore).
Discesa
Per lo stesso itinerario.
Dati tecnici
- Difficoltà: E
- Dislivello complessivo: 700 m circa
- Orario complessivo: 3:00/4:00 ore
- Sviluppo complessivo: 8,5 Km circa
- Segnaletica: segni bianco-rossi e vari cartelli indicatori
Bibliografia
- Appennino Meridionale - Luigi Ferranti - Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI