Itinerari aperti da cordate composte da padre e figlio sono molto rare: la via delle due generazioni, aperta nel 1981 da Roberto (il figlio) ed Enrico Ciato (il padre) è una di queste. Da subito è diventata una delle vie più ripetute della Seconda Spalla; roccia ottima, possibilità di proteggersi e un passo di VI che ha messo ha dura prova numerose cordate. La via sale all'estrema sinistra della parete nord; i gradi sono discontinui, rimangono contenuti (max V), per quasi tutta la via eccetto la partenza dell'ultimo tiro dove occorre superare una placca di VI grado. La roccia è ottima e le soste sono attrezzate anche se occorre sempre stare attenti perchè il materiale spesso è datato. In genere ci si può proteggere abbastanza facilmente con dadi e/o friend, le protezioni non sono abbondanti ma presenti nei passi più duri. Oggi ad esempio nel passo chiave ci sono ben tre chiodi mentre anni fa ce n'era soltanto uno.
Questo tratto di parete, a dispetto dell'esposizione, è percorso da numerose vie; ormai possiamo dire che lo spazio si è esaurito e diversi itinerari si intersecano tra loro. Questo provoca qualche problema di orientamento ma, a meno di non andare a ficcarsi sulle lisce placche di destra, non ci sono grandi problemi. Anche questa via, nonostante sia stata aperta più di trent'anni or sono, intreccia Aquilotti 74 e la Morandi Consiglio. La discesa può avvenire in doppia, lungo la via oppure nel canale Bonacossa; in alternativa si può scendere a piedi nello stesso canale. Se si decide di scendere per le doppie attrezzate lungo la via, assicuratevi che non ci siano altre cordate lungo gli itinerari della parete nord; un minimo di sicurezza ed educazione non fa mai male.
Una superclassica, piacevole e divertente.
Avvicinamento e attacco
Si segue il sentiero Ventricini fino alla base della parete nord della Seconda Spalla. L'attacco è all'estrema sinsitra della parete, sotto un leggero stapiombo solcato da una fessura che obliqua verso destra.
Relazione
- 1° tiro: si sale per placca e si aggira sulla destra un lieve stapiombo quindi si prosegue per una fessura che obliqua verso sinistra fino ad un ottimo punto di sosta sopra un terrazzino sulla sinistra (30 m, IV poi III, 1 ch. - sosta: 2 ch.)
- 2° tiro: verso destra si segue la lunga fessura-camino. Quando la fessura diventa verticale occorre traversare verso destra, in placca, per raggiungere una fessura sulla destra. Ancora dritti qualche metro e si sosta (in comune con Aquilotti 74) sotto degli strapiombi (40 m, V, 3 ch. - sosta: 1 spit, 1 ch. e 1 clessidra)
- 3° tiro: traversare verso destra qualche metro poi risalire un facile diedro fessura fino ad una comoda sosta alla base di una placca (35 m, IV - sosta: )
- 4° tiro: dritti per placca fino al forcellino. Da qui obliquare verso sinistra per prendere un rampa verso destra (via Morandi-Consiglio-De Ritis). Dopo pochi metri si raggiunge la sosta, sotto una placca con tre chiodi. E' possibile arrivare fin qui anche salendo dritti dal forcellino su placca (40 m, IV, 1 ch. e 1 sosta clessidra - sosta: 2 ch. e 1 cl.)
- 5° tiro: dalla sosta salire dritti su placca (ch.) poi obliquare verso sinistra (ch.). Oltrepassato lo spigolo obliquare verso destra (sosta) quindi dritti fino alla sommità della Spalla (55 m, VI, 4 ch. + 1 spit - sosta: 2 spit)
Discesa
In doppia: dall'ultima sosta della via lungo la parete nord (3 doppie, la prima di 60 m).
A piedi: continuare a salire sulla cresta della Spalla fino a raggiungere il canale Bonacossa. Con passi di II grado scendere il canale fino alla base (il canale può diventarte pericoloso se ci sono altre cordate che scendono sopra di voi: caduta sassi).
Dati tecnici
- Aperta da Roberto ed Enrico Ciato nel luglio 1981
- Prima solitaria: Bruno Vitale il 1 giugno 1986
- Prima invernale: Marco Marciano, Romolo Vallesi, Enrico Mastroddi, Cesare Del Vescovo il 15 gennaio 1989
- Sviluppo: 170 m
- Difficoltà massima: VI
- Impegno: R2/II
- Esposizione: nord
- Materiale necessario: normale dotazione alpinistica
Bibliografia
- Gran Sasso - proposte per quattro stagioni - Fabrizio Antonioli, Stefano Ardito - Zanichelli - 1982
- Gran Sasso - le più belle ascensioni dal 3° al 7° grado - R. Ciato, F. Pennisi, B. Vitale - Edizioni Mediterranee - 1986
- Gran Sasso - Luca Grazzini - Collana CAI-TCI - 1992
- Gran Sasso - 105 itinerari scelti - Fabrizio Antonioli, Fabio Lattavo - Vivalda - 2000
- Il chiodo fisso - Piero Ledda - Edizioni Il Lupo - 2012
- Gran Sasso - vie classiche, moderne e d'avventura - Alberto Bazzucchi e Igor Brutti - Versante Sud - 2012