E' strano (ma forse non tanto) che questa zona, che comprende alcune vie alpinistiche molto belle, sia pochissimo frequentata. Stiamo parlando dei pilastri della Priora, una muraglia di roccia lunga qualche chilometro. La parte bassa di questa muraglia è molto frastagliata con numerose cenge mentre la parte alta (dalla "cengia delle capre" in su) è compatta con pareti verticali alte diverse centinaia di metri. Non tutta la roccia è buona! Infatti le vie tracciate sono molto poche rispetto alla vastità della parete, spesso si incontrano fasce molto friabili ma anche settori di roccia ottima. L'Occhio del Ciclope è la prima via aperta su queste pareti, la più "facile" di questa zona.
Nel 1983 Marco Florio iniziò a guardare queste pareti con occhio alpinistico, venne in zona ma si accorse subito che non era uno scherzo. Salimmo insieme un paio di tiri di corda (la parte bassa dell'Occhio del Ciclope) e tutto finì lì. Anche i fratelli Sacripanti (Claudio e Gilberto) fecero un tentativo sullo spigolo.
Tornammo poi insieme e nacque così questa via, un po' discontinua (per via della prima cengia) ma con un tiro veramente bello. Eccetto la parte bassa (aggirabile tramite cenge) la via è sempre molto esposta, la roccia è ottima nelle difficoltà ma richiede molta attenzione in tutto il percorso, non sempre è solidissima e occorre saper "tastare" il terreno. L'itinerario è chiodato (chiodi, spit e alcuni chiodi a pressione), sono utili dadi, friend e cordini, tutto il materiale usato in apertura (e qualcosa in più aggiunto successivamente) è rimasto in loco. L'avvicinamento e la discesa sono abbastanza lunghi. Per me (ma sono di parte) una via da non perdere.
Attacco
Complicato da spiegare. Dal parcheggio per l'Infernaccio (Pisciarelle 900 m circa) si segue il percorso classico delle gole. Giunti al termine del fitto bosco, prima del casale Rosi, si prende a destra (1100 m circa). Si sale per prati e boschi tenendosi sul bordo di un inciso canale. Giunti ad una traccia (ometto) che traversa verso destra la si segue, si attraversa il fosso e si prosegue sull'altro versante. Salire oblliquando fino ad incrociare un sentierino che traversa nettamente a destra e supera un inciso canalone (ometto). Si oltrapassa uno spigolo e si sale dritti per un lungo tratto. Giunti nei pressi della fascia rocciosa si obliqua a destra su un ottimo punto panoramico sopra una lastronata di calcare. Qui inzia il sentiero delle capre. Si supera subito un grosso antro con faggi ricurvi, si ridiscende un po' seguendo le tracce di sentiero e dopo un breve tratto pianeggiante si lascia il sentiero per raggiungere la base delle rocce nel punto più basso (1350 m circa, 2 ore). L'attacco è su una costola rocciosa molto pronunciata (chiodo a 5 metri).
Dati tecnici
- Aperta da: Antonio Palermi, Claudio e Gilberto Sacripanti, Franchino Franceschi nel 1984 (i primi due tiri da Marco Florio e Antonio Palermi nel 1983)
- Prima ripetizione: Tonino Mari e Dario Cannella (1984)
- Sviluppo: 335 m
- Difficoltà max: VI+
- Impegno: TD
- Materiale: 8/10 rinvii, una serie di friend, cordini
- Orario: 4 ore
Relazione
- 1 tiro
- Si inizia a salire nel punto più basso della parete, dopo pochi metri (chiodo) si obliqua a sinistra quindi dritti alla base di un netto diedro.
S1: 20 m, IV, 1 ch. (sosta: albero). - 2 tiro
- Dritti sul diedro (poco proteggibile) quindi si raggiunge un pilastrino, si obliqua a destra e si risale la paretina sovrastante (delicata e rotta).
S2: 45 m, IV+, (sosta: spuntone). - 3 tiro
- Un breve saltino quindi facile, in piano fino alla base dello spigolo.
S3: 60 m, III, (sosta: 1 spit). - 4 tiro
- Sul filo dello spigolo, dritti, fino alla sosta sotto un alberello, sulla sinistra.
S4: 45 m, VI+, 8 pr. (sosta: 3 ch.). - 5 tiro
- Si supera l'alberello sulla destra quindi si raggiungono 2 ch., si traversa un metro a destra e si supera il breve strapiombo (VI). Dritti qualche metro quindi a sinistra sul filo dello spigolo (ch.), da qui si continua fino a dei grossi massi in piano (buco sulla sinistra).
S5: 40 m, VI, 3 ch.(sosta: 1 ch. + clessidra). - 6 tiro
- Sul filo dello spigolo, molto aereo.
S6: 55 m, IV+, 2 ch. (sosta: spuntone). - 7 tiro
- Prima molto facile poi breve passaggio (IV, 1 ch.) vicino una pianta (forte esposizione sulla destra), quindi di nuovo facile.
S7: 60 m, IV, 1 ch. (sosta: albero). - 8 tiro
- Senza difficoltà fino dove rimpiana.
S7: 30 m, III, (sosta: clessidre).
Discesa
Dopo aver superato l'arco di roccia a fine via, si sale ancora e si incrocia un sentiero che si segue verso destra in piano (1600 m circa). La traccia traversa tutto il versante della montagna, supera un vecchio casale dei pastori (1609 m) e raggiunge un fontanile senza acqua (Colle i Grottoni 1619 m). Qui il sentiero diventa netto e senza difficoltà si scende prima a San Leonardo (1128 m) quindi al fiume dove si incrocia la strada fatta all'andata (2 ore).