Roccia generalmente buona e difficoltà contenute sono le caratteristiche che fanno di questo itinerario uno dei più gettonati della parete; non è raro vedere alla base di questa via numerose cordate in attesa del loro turno di salita.
La via segue un marcato diedro-fessura sulla sinistra del pilastro che delimita il Canale di Mezzo; in pratica quasi alla fine della parete nord del Corno Piccolo.
Le soste sono tutte a fix. Eccetto un passo di V il resto è sul III con passaggi di IV.
Le protezioni sono scarse tuttavia è facile proteggersi con friends e dadi ed inoltre sul tiro più difficile si possono trovare numerose clessidre. Perfetta per chi inizia e vuole prendere confidenza con la roccia del Gran Sasso.
Un aneddoto curioso riguarda la pubblicazione di questa via. La guida CAI-TCI del 1972 omise alcuni itinerari, venne ignorata ad esempio la via "Che Guevara". Probabilmente perchè il nome si rifaceva smaccatamente a personaggi di sinistra. La Iskra però sfuggì a questa omissione forse perchè si ignorava il significato; "Iskra" (la scintilla in russo) era il giornale clandestino fondato tra gli altri anche da Lenin.
Avvicinamento e attacco
Dal sentiero Ventricini, all'altezza del secondo canale, si inizia a salire in direzione del pilastro dove corre la via. Cenni di passaggio agevolano la salita sui ripidi pendii erbosi.
Discesa
Dove terminano le difficoltà si traverso verso destra (faccia a monte), si supera il marcato canale e si inizia a scendere sul fondo dello stesso.
Sul lato destro del canale (faccia a valle) si possono trovare gli ancoraggi per le corde doppie oppure arrampicando (numerosi passaggi di I e II grado) si scende aggirando sulla destra i tratti più verticali.
Giunti ad un grosso masso incastrato, quasi sul fondo del canale, si sale sopra al masso e si traversa verso sinistra a prendere delle rampe erbose (cavo d'acciaio) fino a raggiungere la base della parete.Relazione
La via segue il grosso diedro fessura, si può arrampicare sul fondo oppure, molto meglio, sulla parete di sinistra.
- 30 m, II, con passo di III - sosta su fix e chiodo
- 30 m, III+ con passo di IV (2 ch.) - sosta su 2 fix
- 25 m, IV+ - sosta su 2 fix
- 40 m, V - sosta su 2 fix
- 50 m, III - sosta su spuntoni
Dati tecnici
- Aperta da Franco Cravino e Roberto Tonini l' 11 settembre 1966
- Prima solitaria: Giampaolo Picone - 1979
- Prima invernale: Paolo e Roberto Caruso - 1981
- Sviluppo: 200 m circa
- Difficoltà massima: V
- Impegno: R2/II
- Esposizione: nord
- Materiale necessario: normale dotazione alpinistica
Bibliografia
Gran Sasso d'Italia - Guida dei monti d'Italia CAI-TCI - C. Landi Vittorj e S. Pietrosfeani - 1972
Gran Sasso - proposte per quattro stagioni - Fabrizio Antonioli, Stefano Ardito - Zanichelli - 1982
Gran Sasso - le più belle ascensioni dal 3° al 7° grado - R. Ciato, F. Pennisi, B. Vitale - Edizioni Mediterranee - 1986
Gran Sasso d'Italia - Guida dei monti d'Italia CAI-TCI - L. Grazzini e P. Abbate - 1992
Gran Sasso - 105 itinerari scelti - Fabrizio Antonioli, Fabio Lattavo - Vivalda - 2000
Il chiodo fisso - Piero Ledda - Edizioni Il Lupo - 2012
Passi di V - Cristiano Iurisci - 2018
Gran Sasso - vie classiche, moderne e d'aventura - Alberto Bazzucchi e Igor Brutti - Versante Sud - 2020