Bella, lunga e varia. Questa escursione nel cuore dei monti della Laga è tra le più interessanti del gruppo. Il versante nord orientale del gruppo è solcato da due lunghe valli incise dallo stesso torrente, il Castellano. Impetuoso e ricco d'acqua questo torrente è impietosamente captato a 1350 m dove una miriade di piccoli sbarramenti dell'Enel lo intercettano e ne deviano il percorso verso il lago di Campostosto. Proprio dalla strada usata per raggiungere una di queste captazioni inizia questo itinerario, nel bel mezzo del Bosco Martese. Proprio perchè non intercettata l'acqua è protagonista indiscussa del primo tratto dell'escursione, una miriade di piccole cascatelle solcano i ripidi versanti della valle per giungere poi, poco prima del margine del bosco, al salto più imponente della valle, la cascata della Morricana. Una cascata non molto alta ma suggestiva che nelle mezze stagioni ha una notevole portata d'acqua. Dopo questo punto la valle si allarga e iniziano le estese praterie d'alta quota dove d'estate le greggi trovano il luogo ideale per pascolare.

L'itinerario inizia nel fondo della valle per portarsi poi sul crinale settentrionale, nei pressi del monte Pelone. Da qui prosegue sempre in cresta, prima fino a Cima Lepri poi a Pizzo di Moscio (due delle cime più alte del gruppo) ed infine verso Ceppo. Nell'ultimo tratto, per rientare nella valle e chiudere l'anello, si percorre un sentiero abbastanza esposto ma senza grandi difficoltà. Insomma un periplo completo della valle che richiede un discreto allenamento poichè, alla fine, si saranno percorsi più di 20 Km e circa 1300 m di dislivello. Per gran parte del percorso non esiste segnaletica (nè orizzontale nè verticale) e, anche se non ci sono particolari problemi di orientamento (con il bel tempo ovviamente), è richesta una buona esperienza di montagna. E' possibile accorciare il percorso, compiendo un anello più corto, scendendo per i prati della Morricana, poco dopo Cima Lepri. Così facendo si evita la salita a Pizzo di Moscio, può essere una soluzione in caso di maltempo.

Escursione da voto alto, senz'altro da consigliare.

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Accesso

Da Ceppo, si prosegue per la strada sterrata (divieto di accesso) che, in piano, entra nel Bosco Martese. Lunga circa 6 Km questa strada, a tratti sconnessa, termina poco prima delle opere di presa dell'Enel, poco sopra il torrente che qui prende il nome di Fosso di Valle Castellana.

Salita

Dalla fine della strada di Bosco Martese (1370 m circa), si segue il largo e comodo sentiero che in lieve salita prosegue nella valle. Si oltrepassa subito un primo fosso (fosso della Tentazione) quindi dei tratti di bosco misto con numerosi esemplari di abete bianco. Il sentiero lungo questo tratto è abbastanza pianeggiante. Dopo circa 20 minuti si guada un'altro torrente (fosso della Seccinella) e si cominciano a vedere i resti delle recenti valanghe che hanno accumulato in basso cataste di alberi. Sempre su sentiero segnato (segni bianco-rossi) si supera un crinale e si è alla base della cascata della Morricana (1570 m circa, 0.45/1.00 ora # - vedi relazione). Si guada il fosso della Morricana e ai proegue sull'altro versante. Un primo breve tratto in piano poi il sentiero devia a sinistra e prosegue per la linea di massima pendenza (segni) fino al margine del bosco dove si incrocia con il sentiero che, verso sinistra, va in direzione degli stazzi della Morricana (1715 m circa). Si prosegue verso destra, adesso per prati e dopo poco si raggiunge il crinale dove è visibile un'altra cascata. Ancora un breve tratto e si giunge sul fondo del fosso Cannavine che si guada facilmente (1735 m circa). La traccia si fa esile e prosegue a mezza costa, dopo poco si supera un pino isolato quindi si entra nel vallone che scende dalla sella sotto il monte Pelone dove è visibile uno stazzo dei pastori poco oltre il fosso. Qui si inizia a salire più decisi tenendosi sempre sul lato destro del valloncello. Il sentiero compie alcuni tornanti quindi raggiunge la sella (1974 m).
Da qui si prosegue tenendosi prevalentemente sul filo del crinale. Su tracce di sentiero si aggirano lievi alture che dividono i due versanti: le Cannavine a sud e il Fabbrone a nord. La lunga cresta prosegue regolare con lenta ma regolare pendenza fino ad una piccola sella a q. 2117 m. Da qui il pendio si fa più ampio e un poco più ripido. Senza sentiero si sale facilmente quest'ultimo tratto e si esce nei pressi della croce di vetta di Cima Lepri che si raggiunge in breve (2445 m, 3.15 ore).

Dalla cima si segue la cresta verso sud #. Senza difficoltà si inizia a scendere verso la netta sella che divide Cima Lepri da Pizzo di Moscio (2264 m) quindi si risale il crinale (ovest) che termina in vetta a Pizzo di Moscio (2411 m, 4.15 ore #). Lungo tutto questo tratto si ha un'ottima visuale su Amatrice e la sua conca, dal fiume Tronto fino al lago di Campotosto.

Discesa

Dalla cima di Pizzo di Moscio si inizia a scedere per il ripido versante nord-est. Senza sentiero ci si tiene sul filo del crinale che da sulla valle del Castellano. Superata una sorgente con delle vasche il cemento (Fonte a Fregna #) il pendio si fa meno ripido. Dopo un bel tratto si incontra un grosso ometto (2060 m circa #) che indica il bivio dove occorre lasciare il crinale e prendere il sentiero che, verso sinistra, rientra nella valle. Per questa mulattiera, si continua abbassandosi lentamente. Il sentiero, a tratti esposto, prosegue a picco sugli stazzi della Morricana #. Dopo una targa # si superano diversi fossi che incidono il ripido versante nord di Pizzo di Moscio quindi si raggiunge e si guada il fosso della Morricana. Ancora un breve tratto pianeggiante e si è al casolare omonimo #. Da qui il sentiero prosegue in piano (non sempre marcato) e poco dopo si arriva all'incrocio superato all'andata. Per la strada fatta in salita si torna al parcheggio (3.30 ore).


tracciato anello del castellano

Dati tecnici

  • Difficoltà: EE
  • Dislivello totale: 1300 m circa
  • Orario complessivo: 7.30/9.00 ore
  • Sviluppo: 23 Km circa
  • Segnaletica: segni bianco-rossi # solo nel primo tratto dalla fine della strada agli stazzi della Morricana, nulla in tutto il resto dell'escursione.
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Società Editrice Ricerche

Immagini

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