La valle dell'Orfento è tra le più grandi del gruppo della Majella probabilmente la più grande. A livello escursionistico inizia dal ponte di Caramanico (500 m) e termina sulla cresta dei Tre Portoni, tra il monte Pescofalcone (2657 m), e il monte Rotondo (2656 m), percorrerla tutta richiederebbe una notevole dose di resistenza, abbiamo usato il condizionale perchè tutta la zona è Riserva integrale. Istituita nel 1971 questa riserva (Riserva Naturale Statale Valle dell'Orfento), oggi integrata nel Parco Nazionale della Majella ha vincoli molto rigidi tra cui il divieto di accesso. Il vincolo si estende all'intera valle anche se nel tratto basso della stessa, fino Ponte della Pietra, l'accesso è libero ma occorre registrarsi presso il Posto Fisso Forestale di Caramanico Terme, presso il Centro Visite in via del Vivaio n. 3. Anche se con questo permesso si può accedere ad una minima porzione della valle il tratto "aperto" è molto suggestivo e frequentato.

Le Riserva, anzi le riserve, in quanto sono due istituite in anni diversi coprono un territorio di oltre 2200 ettari e si trovano interamente nel territorio di Caramanico.
Diverse sono le soluzioni per un'escursione in questa valle, la migliore sarebbe poter effettuare una traversata, iniziare dal ponte e terminare al Guado di Sant'Antonio. Naturalmente per compiere una traversata occorre avere un'auto all'arrivo e non sempre è possibile. In alternativa si possono effettuare degli anelli. Si può salire al Ponte della Pietra e scendere per il Guado di Sant'Antonio e da qui a Caramanico oppure rimanere sul fondo della valle; salire al Ponte per il versante di destra (sinistra orografica) passando per Piscia Giumenta e scedere per il versante di sinistra (destra orografica) passando per l'Eremo di Sant'Onofrio. Entrambe le soluzioni hanno un notevole sviluppo considerando che solo per arrivare al Ponte della Pietra da Caramanico occorre percorrere circa 9 Km.
L'eventuale fatica è sicuramente ripagata dalla bellezza dei luoghi attraversati. Il primo tratto si svolge in un canyon tra pareti rocciose scavate dal fiume Orfento. Il sentiero è completamente attrezzato e diversi ponticelli di legno permettono il guado del fiume. Dopo questo tratto molto suggestivo bisogna percorrere un lungo tratto semi pianeggiante che, anche se presenta qualche colpo d'occhio sulla valle, è abbastanza monotono. Il tratto finale invece traversa bellissime faggete e il Ponte della Pietra è un piccolo gioiellino. Situato su una strettissima forra permette di superare questa stretta gola e di continuare sull'altro versante.
Qui occorre decidere se tornare a Caramanico per il Guado di Sant'Antonio oppure per il lato opposto della valle e quindi per l'eremo di Sant'Onofrio. Di questo eremo (dal nome comune in questo massiccio) purtroppo sono rimasti solo pochi ruderi, un arco della porta e poco più. La zona era ricca di eremi (qualcuno dice altri cinque), sicuramente quello più famoso e visitato è quello di San Giovanni, alto sopra la valle.
Naturalmente sono possibili altre soluzioni per percorrere la valle anche di minore percorrenza. Ognuno può ritagliarsi un percorso su misura visto che ci sono diversi sentieri che solcano i versanti. Le soluzioni indicate anche se sono prive di difficoltà richiedono un minimo di resistenza per via dello sviluppo chilometrico. Nel punto visita è possibile visitare il centro della lontra, un animale molto simpatico ed ormai raro che ancora resiste in questo bacino flluviale.

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Accesso

L'itinerario inizia dal parcheggio che si trova a pochi metri dal ponte prima (venendo da valle) del paese di Caramanico proprio sotto le prime case del borgo.

Andata

Dal ponte (536 m), si segue per il ripido sentiero # che scende sotto il ponte # fino all'alveo del fiume. Si attravversa un ponticello, si passa sotto una cascata e si continua facilmente per la mulattiera che costeggia sempre il torrente. Dopo un primo tratto tra strette pareti rocciose e una cascata artificiale da cui si inizia il canale che portava acqua al vecchio mulino di Caramanico (Mulino Morizio), il sentiero riattraversa il torrente sul ponte di San Cataldo e risale sul versante opposto e raggiunge un bivio (526 m circa, 0.20 ore #). Si prosegue a sinistra e si continua a risalire la valle. Un lungo tratto pianeggiante con brevi saliscendi quindi altro bivio nei pressi del ponte del Vallone (615 m circa, 0.50 ore #). Ancora un tratto semi pianeggiante e nuovo bivio (635 m, 1.00 ora, a sinistra il sentiero conduce a Decontra #). Ancora in piano poco oltre altro bivo (660 m circa, 1.05 ore # ). A sinistra si raggiunge il Ponte della Pietra passando per l'eremo di Sant'Onofrio mentre a destra si attraversa il fiume sul ponte di San Benedetto e si raggiunge il Ponte della Pietra passando per Piscia Giumenta. Si prende a destra e si risale questo versante della valle entrando subito in un bosco di faggi. Il sentiero si fa un poco più ripido e dopo un bel tratto di bosco si raggiunge un arco di roccia superabile con una passerella di cemento. Questo tratto "Piscia Giumenta" è attrezzato con una corda d'acciaio e non presenta eccessive difficoltà #. Superata questa strettoia il sentiero riprende a salire tra la faggeta e dopo un lungo tratto si raggiunge il bivio per il Ponte di Pietra, poco più a valle (990 m circa, 2.15 ore #).

Ritorno per l'eremo di S. Onofrio

Dal Ponte della Pietra si attraversa la stretta forra e si prosegue per il versante opposto verso la Rava dell'Avellana. Dopo un breve salita si giunge ad un bivio. Prendere a sinistra e seguire il sentiero che dopo aver superato l'eremo # # riconduce # al bivio sul ponte di San Benedetto.

Ritorno per il Guado di Sant'Antonio

Dal ponte della Pietra si continua a salire per la larga mulattiera che, dopo un tratto con gradini di legno #, diventa pista. Superato il rifugio La Cesa (1105 m, gestito dalla Forestale) che si lascia sulla destra, dopo un tratto in salita si raggiunge il guado di Sant'Antonio (1226 m) dove termina la strada asfalatata che proviene da S. Nicolao. Da qui si prende il sentiero che scende nella valle sottostante. Dopo un tratto con stretti tornanti il sentiero passa sotto le pareti rocciose a picco sulla valle. La mulattiera prosegue quindi in piano fino al centro visita di Caramanico. Da qui un'altro sentiero scende nella valle e, sul fondo, si riprende il sentiero percorso all'andata.


tracciato escursione nella valle dell'orfento da caramanico al ponte della pietra

Dati tecnici

  • Difficoltà: E
  • Dislivello complessivo: 600 m circa (Caramanico-Ponte della Pietra)
  • Orario complessivo: 5.00/6.00 ore
  • Sviluppo: 18 Km circa
  • Segnaletica: rari segni bianco-rossi #, tabelle ai bivii. Sentiero segnato con la sigla S.
Bibliografia
  • Majella - le più belle escursioni - Società Editrice Ricerche
Cartografia
  • Atlante 1:25000 - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25.000 - CAI Chieti
  • Carta 1.25000 - Ed. Il Lupo

Immagini