I monti Sibillini sono molto avari in fatto di cascate inoltre, le poche presenti, spesso sono situate in luoghi semi inaccessibili (fosso le Vene ad esempio). Le cascate dell'Acquasanta invece sono facilmente raggiungibili e per questo molto apprezzate. Per "facilmente" si intende il percorso poichè la distanza dal paese non è per nulla trascurabile, quasi 12 km tra andata e ritorno. Il percorso però è per lo più pianeggiante e "sfrutta" la pista creata per la canalizzazione delle acque, questo agevola il cammino ma in alcuni tratti è abbastanza deturpante per l'ambiente. L'ultimo tratto, su sentiero, richiede un minimo di attenzione specialmente se c'è fango e un tratto un po' esposto è attrezzato con una catena.

Si tratta di una gita adatta a tutti, con un dislivello minimo e che si svolge per la quasi totalità nel bosco. Il tratto più interessante è sicuramente quello finale, quando il sentiero costeggia le pareti proprio alla base delle cascate e quindi si raggiunge il fondo della valle. Qui si è all'inizio della strettissima forra dell'Acquasanta tra alte pareri rocciose dalle bizzarre forme # dovute alle immense forze tettoniche sviluppate nel corso del tempo.
Purtroppo il sentiero non è ben tenuto e ci sono alcuni alberi abbattuti dalla neve da superare, questo rende l'escursione un po' più faticosa ma mai troppo impegnativa. Da evitare a primavera o dopo abbondanti piogge per il pericolo di caduta pietre dalle pareti soprastanti. Una luogo, questo delle cascate dell'Acquasanta, che sicuramente merita una visita.

Accesso

Giunti a Bolognola, prendere la stradina che inizia proprio sul retro della chiesa. Si prosegue per poche centinaia di metri tra case e si parcheggia in uno slargo sulla destra, proprio davanti ad un grosso fontanile (1045 m circa).

Andata

Dal fontanile (1045 m circa, #) si segue la strada asfaltata che oltrepassa Villa da Capo (Malvezzi) e, giunti ad un bivio (1030 m) si prende la stradina che scende nel torrente #. Oltrepassato il torrente Fiastrone si risale l'altra sponda e, dopo un tratto abbastanza ripido, ad un bivio, si segue il sentiero di sinistra che dopo una breve salita diventa pianeggiante e inizia a traversare verso destra (1055 m, 0:15 ore). Da qui si prosegue quasi sempre in piano esclusi brevissimi saliscendi; a tratti il sentiero è un po' stretto e, nel caso di fango richiede attenzione.
Giunti su un netto crinale si incrocia una pista con un capanno nei pressi (0:50 ore, #), si prosegue costeggiando dapprima i tubi della conduttura # quindi il canale di scorrimento delle acque, coperto con lastre di cemento #. Dopo un lungo tratto pianeggiante e boscoso, si incrocia un netto e marcato fosso (fosso Sacraro, 1040 m, 1:15 ore, #). Sempre in piano si prosegue per il sentiero # che, in un tratto un po' esposto , è attrezzato con catene #. Poco oltre si inizia a vedere la prima cascata e poco avanti anche la seconda #, proprio nei pressi dell'ultima opera di captazione dell'acqua, sul fondo della valle (1035 m, 1:30 ore).
Qui, sul fondo del torrente, si può vedere la profondo ed incisa forra dell'Acquasanta. Se si volesse percorrerne un tratto occorre superare lo sbarramento artificiale # sulla sinistra (catena, pericoloso se bagnato).

Ritorno

Per lo stesso itinerario.


 

Dati tecnici

  • Dislivello complessivo A/R: 200 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo A/R: 3.00/4.00 ore
  • Sviluppo complessivo: un po' meno di 12 Km
  • Segnaletica: segni bianco-rossi (CAI) #, tabelle ai bivii #.
Bibliografia
  • Monti Sibillini, le più belle escursioni
Cartografia
  • Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph

Immagini

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