Laturo, al pari di altri paesi della Valle Castellana, è un borgo disabitato e in completo abbandono da diversi decenni. E' raggiungibile a piedi con una camminata di circa 45 minuti per una comoda mulattiera. In veloce "dissolvimento" questo piccolissimo borgo sta scomparendo, i muri delle case stanno crollando e i rovi si stanno riappriopriando della zona. Le foto sottostanti fanno vedere come, in pochi anni, la natura si sta rimpossessando della zona e tra poco sarà impossibile visitare le poche case rimaste in piedi. Anche oggi comunque occorre fare moltissima attenzione per una eventuale visita al paese in quanto la totalità delle case è pericolante e non è consigliato avvicinarsi troppo alle mura.

Abbandonato negli anni '50, era abitato da oltre 150 persone. Qui, come quasi dappertutto nella zona, si viveva quasi esclusivamente di pastorizia per cui nel dopoguerra, la mancanza di strada e le condizioni di vita sempre più svantaggiose obbligarono la popolazione ad espatriare. Ancora oggi il paese è privo di una strada carrozzabile e si può raggiungere esclusivamente a piedi da Valzo.
Una visita a questo agglomerato ci fa "precipitare" in un passato remoto anche se nella realtà sono passati meno di 50 anni dall'abbandono. Mura annerite dal fumo, spazi angusti e piccole camere, soffitti bassi e cucine essenziali ci danno una moltitudine di informazioni sulla vita nei paesi di montagna, una vita fatta di pochi oggetti e di tanto lavoro. Peccato che queste sensazioni, che solo questi luoghi possono evocare, presto non saranno più disponibili, la natura su questo è implacabile e lentamente ma inesorabilemnte si riapprioprierà di quello che fu suo.

Si tratta di una escursione molto facile, in parte su sentiero ed in parte su piste, il periodo consigliato è l'inverno (quando non c'è neve), da evitare l'estate per via del caldo e della vegetazione (molti rovi). Vi consigliamo di non addentrarvi nelle case, i solai sono pericolanti e quindi molto pericolosi, conviene giungere al fontanile del paese visitare la chiesa poco più a monte quindi andare a destra e arrivare nella parte bassa del borgo.

Il bosco nei pressi di Valzo è stato dedicato alla professoressa di botanica Carmela Contini Pedrotti (1931-2007)

Accesso

Dalla strada della Valle Castellana, nei pressi del lago di Talvacchia si prende per Valzo e Olmeto. La strada continua per circa 8 Km, supera il borgo di Olmeto, quindi la piccola chiesa di San Filippo e Giacomo ed infine termina tra due case (800 m circa, fonte) dove si parcheggia.

Relazione

Dalla fonte si continua per il netto sentiero che sale a sinistra dell'ultima casa. Dopo un breve tratto si giunge ad un bivio; prendere a sinistra (anche prendendo a destra si giunge allo stesso posto) e superati alcuni massi con bella vista sulla valle si incrocia di nuovo il sentiero lasciato poc'anzi. Raggiunto un valico il sentiero incrocia una pista che viene dall'alto e per questa si scende lentamente nel vallone seguente. Raggiunto il fosso la pista termina e per sentiero si continua più o meno pianeggiante sull'altro versante #.
Giunti a delle radure con giovani piante si sale per poco e ci si lascia a sinistra un rudere di casa #. Ancora per sentiero pianeggiante, nel bosco, si oltrepassa un crinale e quindi si entra in un altro vallone. Ad un fosso si scendono pochi metri, lo si attraversa e sull'altro versante si incrocia una pista. Per questa, verso destra si giunge ad un crinale dove si vede tutto il paese. In breve, in leggera discesa, tra la folta vegetazione di arriva alle prime case (830 m, fontanile senza acqua # , 0.45 ore). Ritorno per lo stesso itinerario.


 

Dati tecnici

  • Dislivello: inferiore a 100 m
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo: 1.30 ore A/R
  • Sviluppo: 3 Km circa A/R
  • Segnaletica: nessuna.
Bibliografia
  • Monti Gemelli - le più belle escursioni (SER - prossima edizione)
Cartografia
  • Carta 1:25000 Monti Gemelli - CAI Ascoli Piceno

Immagini