Il monte Tarino è una delle cime dei monti Simbruini. Alto 1961 m, ha un panorama di 360° e l'escursione per raggiungerlo è veramente piacevole. Si inizia dal parcheggio per il santuario della SS. Trinità, posto a circa 1340 m. Nei giorni festivi il luogo può essere molto affollato e comunque il parcheggio è a pagamento. Il piazzale (e tutto il percorso che conduce al Santuario) è circondato da bancarelle che vendono souvenir ma anche panini e bibite. A volte tra le moto, la musica ad alto volume e la folla, tutto sembra meno che un luogo di culto. Lasciato questo posto però il silenzio ha il sopravvento e per tutta la durata del percorso è il vero padrone dei luoghi. Il sentiero è segnalato con paline e segnato con segnali bianco-rossi; è stato realizzato dalle sezioni CAI di Anagni e Colleferro in collaborazione con l'Ente Parco dei monti Simbruni. Inaugurato nel 2009 è contraddistinto dal numero 684 ed è intitolato al Beato Pier Giorgio Frassati. Il percorso completo tocca le vette più alte di monti Simbruni ma anche santuari, eremi e abbazie. I sentieri Frassati si trovano in tutte le regioni d'Italia poichè si tratta di un progetto voluto dalla Presidenza Nazionale di CAI che ha voluto ricordare così il Beato che, tra le altre cose, era socio anche di questa associazione.

D'altra parte la zona è ricchissima di testimonianze religiose, prima tra tutte la Santissima Trinità che, fin da tempi remoti, è stata meta di pellegrinaggi; a volte della durata di parecchi giorni. Dal punto di vista naturalistico spicca la conca della Pozza della Neve: il toponimo ci ricorda stagioni molto più fresche, di queste che negli ultimi anni hanno contraddistinto il nostro emisfero. L'escursione non presenta difficoltà particolari, il sentiero è quasi sempre netto e, nei pochi tratti dove risulta poco accennato, sono presenti i segni bianco-rossi. Per non fare lo stesso percorso di salita si consiglia l'anello descritto sotto, si allunga di poco ma si attraversa un bel bosco di faggi e ci si può dissetare alla fonte Campitelle posta in un idilliaco prato. Il ritorno dalla fonte avviene su un sentiero a tratti poco evidente ma si può anche seguire la strada brecciata che termina al piazzale del parcheggio. La strada che sale dal borgo di Vallepietra è chiusa al traffico dal 1 novembre al 1 aprile e il parcheggio è a pagamento (3 euro per una giornata - 2014).

Un anello molto interessante sia dal punto di vista panoramico che culturale, piacevole e molto panoramico.

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Accesso

Dal paese di Vallepietra si segue la tortuosa strada che conduce al valico. Qui si parcheggia nell'ampio piazzale (parcheggio a pagamento).

Salita

Dal parcheggio del santuario della Santissima Trinità (1443 m #), si segue la strada che, in piano, si dirige verso il colle della Cimata (direzione sud, cartelli indicatori sulla piazza, sentiero n. 684 #). Dopo pochissimi metri, si lascia la strada e si devia a destra su prati. Si segue il sentiero che si tiene sul lato destro della cresta (sud) aggirando la cima del colle Cimata #. Ripreso il filo di cresta, si raggiunge un bivio (cartello indicatore, 1483 m, 0:20 ore #) poco prima di una croce #. Si continua in piano seguendo il crinale che, per un bel tratto, permette la vista sulla sottostante valle. Superati i 1500 m di quota la cresta si fa un po' più esile e prende il nome di Morra Costantino. Nell'ultimo tratto di cresta si entra nel bosco e giunti a quota 1800 m circa, si esce sui prati, poco sotto la cima del monte Tarinello (1:30 ore), raggiungibile con una breve deviazione. Si scende un breve tratto e, raggiunta una minuscola sella, si inizia a traversare verso sinistra, fino a portarsi sul lato sinistro della valletta (Pozzo della Neve) dove si incrocia il sentiero che sale dal fontanile Campitelle (1810 m circa # sentiero n. 684). Ancora in piano, tra radure e brevi macchie di faggi, si oltrepassa un bivio per Vena Ciociara #, ci si porta sotto la cima e, per un ripido sentiero, si costeggia la parete rocciosa sulla destra fino a raggiungere la vetta del monte Tarino (1961 m, 2:15 ore # #).

Discesa

Dalla cima del monte Tarino si ripercorre il sentiero percorso all'andata fino al bivio per il fontanile (1810 m circa). Si inizia a scendere in un fitto bosco poi, ad una radura (1500 m circa) si seguono a sinistra le indicazioni (segni bianco-rossi #) che permettono di individuare un sentiero tra un bel bosco di faggi #. La traccia si fa più evidente e si raggiungono una serie di ampie radure. Ad un bivio si prende a destra e si continua a scendere in uno stretto valloncello. Raggiunto un altro bivio si prosegue a sinistra poi, altro bivio, ancora a sinistra su una pista di terra #. Ad un ultimo bivio si prende ancora a sinistra e si è alla piana con il fontanile Campitelle (1340 m, 1:25 ore #). Qui occorre NON seguire le indicazioni del cartello posto nei pressi della fontana (la freccia è posizionata male #) ma risalire per un sentiero che inizia nei pressi di questa. Dopo un breve tratto si incrocia la strada brecciata. La si segue per poco quindi si devia a sinistra per prati. Seguendo i segni si risale nel bosco # fino a riportarsi sulla cresta (1483 m, 1:50 ore). Per il sentiero percorso in salita si torna al parcheggio (2:05 ore).

tracciato escursionismo, dal santuario della santissima trinità al monte tarino - monti simbruini

Dati tecnici

  • Difficoltà: E
  • Dislivello complessivo: 700 m circa
  • Orario complessivo: 5:00/6:00 ore ore
  • Sviluppo complessivo: 17 Km circa
  • Segnaletica: sentiero segnato con segni bianco-rossi (n. 684) #.
Bibliografia
  • Sentieri del Parco dei Simbruini - Stefano Ardito - Iter Edizioni
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Carta escursionistica del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini - Iter Edizioni
  • Carta 1:25000 - Carta escursionistica Simbruini - Ernici Occidentali - Careolani - Affilani - Edizioni Il Lupo

Immagini