La Valeria è una via molto piacevole, con roccia ottima, difficoltà modeste e proteggibile con dadi e friend. Consigliata a tutti coloro che volgiono fare pratica senza rischiare troppo. Aperta da Andrea Bafile e compagni nel primissimo dopoguerra (1946) quando ancora l'Alpinismo al Gran Sasso era Avventura con la A molto maiuscola (vedi anche via dei Triestini). Molto ripetuta.

Avvicinamento e Attacco

Dalla sella dei Due Corni si scende nel vallone dei Ginepri e si attacca la via Danesi. Pochi metri dopo, al primo forcellino si attacca in corrispondeza di una fessura verso destra (chiodo a pochi metri).

Relazione

  • 1) Si sale una rampa che obliqua verso destra quindi dritti fino ad un terrazzino sotto una netta fessura a zeta (30 m, III, 1ch. - sosta: 1ch. + 1 cl.)
  • 2) Dritti sulla fessura quindi verso sinistra sul filo dello spigolo. Ad un terrazino sotto uno strapiombo portarsi pochi metri verso sinistra quindi rimontare sullo spigolo (40 m, IV , 1ch. - sosta: 2 ch.)
  • 3) Sul filo dello spigolo fino in cima (50 m, IV, 3 ch. + 1 friend - sosta 1 fix)

Discesa

Ci si porta pochi metri sotto la cima sul versante est (sosta con fix e catena). Da qui una doppia fino ad un canale quindi a piedi alla base della parete.


Dati tecnici

  • Aperta da Andrea e Carlo Bafile, Valeria Boschero, 5 agosto 1946
  • Prima invernale: Luigi Pieruccini, Salvatore Paternò e Maria Carla Claudi, Paolo Gradi e Luigi Ereno, Stefano Scarpini e Maurizio Speziale, 19 marzo 1961
  • Prima solitaria: Franco Cravino, settembre 1959
  • Sviluppo: 120 m
  • Difficoltà/Impegno: IV/AD
  • Esposizione: ovest
  • Materiale necessario: normale dotazione alpinistica, utile un friend molto grande per la fessura del secondo tiro

Immagini